Per le differenze tra le due scritture andiamo in campi delicati: al di là delle tecniche, altra faccia dello scopo, e del livello di partenza che presumo alto, la scrittura è un’arte. Le differenze sono nell’approccio: quella dell’uomo è più per il fuori, quella della donna è per il dentro. Pensate anche alla nostra struttura fisica, agli organi di riproduzione ad esempio. Non sto scherzando. E paradossalmente quando o l’una o l’altro riescono ad uscire da questo generalissimo recinto, ottengono risultati straordinari. Ringrazio ancora Daniele per l’intervista: l’ho postata con link al sito e al post su A colpi di penna.
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